Interventi conservativi su Organi sottoposti a tutela
Gli antichi strumenti musicali costituiscono insostituibili mezzi di conoscenza per la storia della musica, della prassi esecutiva e dei timbri e sonorità del passato e le testimonianze di quest’arte particolare rivestono lo stesso valore di quello delle arti figurative o letterarie per la comprensione del significato storico delle rispettive arti e civiltà.
Come avviene per i documenti figurativi o letterari, tutti gli strumenti del passato vanno considerati d’interesse storico e artistico, e come tali tutelati.
Tra le informazioni di carattere tecnico e storico, che lo strumento musicale conserva, l’elemento sonoro è di gran lunga il più importante, e come tale quando possibile da recuperare, salvo casi particolari da esaminare di volta in volta.
Se non si è certi di ottenere da uno strumento storico restituito alla sua efficienza le stesse caratteristiche timbriche di quando era appena compiuto, egualmente non ci si illude di poter guardare un dipinto nelle stesse condizioni di quando era uscito dalle mani del pittore.
In ogni caso, l’opera opportunamente restituita all’apprezzamento resta l’unico tramite per avvicinarci per quanto possibile alla sua valutazione storica e artistica (da circ. dell’Ufficio Centrale per i BAAAAS del MBCA -ora MIC-, n. 5883/1993).
È possibile scaricare lo schema di progetto di intervento sugli organi sottoposti a tutela che i professionisti del settore dovranno seguire e che la committenza dovrà allegare alla richiesta di autorizzazione.
Al fine di facilitare e semplificare l’analisi dei progetti, si chiede gentilmente di adottare uno stile sintetico, quasi schematico, mantenendo sul progetto i riferimenti a paragrafi ed elenchi contenuti nello schema proposto.
Referente: Agnese Lepre