Prende avvio, in questi giorni, il cantiere di restauro finalizzato al recupero del ciclo pittorico seicentesco dedicato alla vita di San Bernardino da Siena presso l’ex convento di San Giuseppe a Brescia. I dipinti, in condizioni conservative disastrose, risultano oggi difficilmente leggibili a causa dei vistosi sbiancamenti e le patine di diversa natura presenti sulla superficie. Per la messa a punto di una metodologia d’intervento adeguata per il recupero del ciclo pittorico, la Soprintendenza ha realizzato, nel 2023, un cantiere pilota, che ha permesso ai tecnici incaricati di studiare i dipinti da vicino ed eseguire una campagna diagnostica per chiarire la natura dei materiali costitutivi e le cause del degrado. I pesanti interventi di restauro subiti dai dipinti nel tempo, tra cui un estesissimo intervento di reintegrazione pittorica realizzato dai fratelli Pescatori nella metà degli anni ’60, richiedono oggi, a chi si deve occupare della progettazione dell’intervento, un grosso impegno per la ricerca di soluzioni teoriche e metodologico-operative soddisfacenti, che non mortifichino ulteriormente i dipinti.
Quest’anno prenderà finalmente avvio l’intervento di restauro vero e proprio, su progetto elaborato dalla Soprintendenza sulla scorta degli esiti del cantiere pilota realizzato lo scorso anno. Le lunette con gli episodi della vita del santo su cui si interverrà quest’anno sono collocate, in parte, sulla parete ovest del chiostro mediano (la «Rinuncia al vescovato», la «Visione della morte della cugina Tobia» e «San Bernardino resuscita un giovane travolto da un toro») mentre una è collocata sulla parete nord (la «Morte di San Bernardino»). Sempre sulla parete ovest si interverrà inoltre quest’anno su una lunetta, riferibile alla fase decorativa cinquecentesca del chiostro, su cui è raffigurata la “Messa di san Gregorio”, un’iconografia poco diffusa in Italia per la quale, in un suo contributo su Brixia Sacra del 1999, il dott. Angelo Loda della Soprintendenza aveva riconosciuto come modello una stampa del Dürer.
Il finanziamento complessivo stanziato dal Ministero per questo intervento ammonta a 210.000 euro, che verranno suddivisi per lotti successivi di lavori. Il Responsabile del progetto è lo stesso Soprintendente, l’arch. Luca Rinaldi, mentre l’incarico per la progettazione e la direzione lavori è stato assegnato alla dott. Silvia Massari, funzionario restauratore-conservatore della Soprintendenza. Ad eseguire i lavori sarà un storica ditta di restauro attiva da molti anni in città, la Marchetti e Fontanini s.n.c., guidata dal titolare Alberto Fontanini. Si prevede di concludere il lotto di lavori entro la fine di gennaio 2025 quando si potranno ammirare nuovamente i dipinti sottoposti a restauro.