Istruzioni per avviare il procedimento di verifica dell’interesse culturale
Firma accordo di intesa e accreditamento
L’Ente deve sottoscrivere un Accordo di intesa con il Segretariato regionale del Ministero della Cultura.
Per la sottoscrizione dell’Accordo d’Intesa è necessario effettuare preventivamente la registrazione sul portale www.benitutelati.it.
- nella Home Page selezionare: “Accesso al sistema informativo”
- selezionare: “Menù di registrazione Ente ed Utenti”
- selezionare: “richiesta credenziali per la registrazione degli utenti” ed effettuare la prima registrazione
- attendere la mail di risposta con la password temporanea
- completare l’iscrizione dell’ente, stampare e firmare il modulo che si genera automaticamente con la richiesta di password
- spedire all’indirizzo PEC sr-lom@pec.cultura.gov.it copia della richiesta di password e copia dell’Accordo di Intesa (utilizzando il fac-simile allegato) debitamente compilato, firmato digitalmente dal legale rappresentante dell’ente richiedente (preferibilmente in formato PADES).
Qualora sia un professionista esterno a seguire la procedura di verifica di interesse, alla documentazione sopracitata va aggiunta una copia dell’incarico firmata dal legale rappresentante dell’ente corredata da copia della carta d’identità del professionista.
- il Segretariato Regionale invierà tramite PEC la copia dell’Accordo di Intesa controfirmato e la password di accesso al portale Beni Tutelati (www.benitutelati.it).
Presentazione della richiesta di verifica dell’interesse culturale
Una volta ricevuta la password di accesso è possibile caricare i dati relativi ai beni immobili sul portale www.benitutelati.it, compilando due schede distinte nel caso non si tratti dello stesso luogo/complesso:
- nella Home Page di www.benitutelati.it, selezionare dal menu principale a sx, “Accesso al sistema informativo” (NON utilizzare “Area riservata”)
- compilare i campi “Identificativo utente”, nel “Tipo utente” selezionare “verifica di interesse culturale” e selezionare dal menu a tendina in fondo “Ente proprietario”
- selezionare nella pagina in fondo a dx “Accedi nell’area riservata”
- nella Home Page del profilo personale, selezionare “Procedimento di verifica dell’interesse culturale patrimonio pubblico”
- nella sezione “Beni immobili” selezionare “gestione Beni immobili e formazione elenchi” e poi “Inserisci i dati di un bene”
- completare la scheda telematica del bene con foto, planimetrie, descrizione morfologica e storica del bene, estratto catastale, copia dei catasti storici (teresiano, lombardo-veneto, cessato catasto) e ogni altra documentazione utile per la corretta valutazione del bene (per es. foto d’epoca)
- completato il caricamento dei dati del bene, procedere con l’invio elettronico della scheda
- stampare copia della richiesta (con allegati e foto) e inviare via PEC copia digitale in formato PDF ai seguenti uffici:
SEGRETARIATO REGIONALE DEL MINISTERO DELLA CULTURA
Corso Magenta, 24 – 20123 MILANO
PEC: sr-lom@pec.cultura.gov.it
(è l’ufficio che emetterà il provvedimento finale previo esame da parte della Commissione regionale per il patrimonio culturale della Lombardia)
SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGIA, BELLE ARTI E PAESAGGIO PER LE PROVINCE DI BERGAMO E BRESCIA
Indirizzo: via Gezio Calini, 26 – 25121 BRESCIA
(è l’ufficio che cura l’istruttoria tecnica)
PEC: sabap-bs@pec.cultura.gov.it
NOTA BENE: Nel caso di difficoltà nella stampa del materiale fotografico allegato alla scheda, è possibile stampare lo stesso a parte, timbrarlo e firmarlo allegandolo alla scheda cartacea.
NON deve esserci discrepanza tra la documentazione caricata online e quella spedita agli uffici di competenza.
Conclusione del procedimento di verifica di interesse
- Il procedimento si conclude entro 90 giorni dalla protocollazione con un provvedimento di tutela oppure di esclusione. Non vale il silenzio/assenso o il silenzio/diniego.
- In sede di presentazione della richiesta di verifica possono essere espresse motivate ragioni d’urgenza per ridurre i tempi del procedimento.
- In caso di esclusione dalla tutela il bene può essere trasformato/alienato senza chiedere alcuna ulteriore autorizzazione al Ministero della Cultura (fatti salvi eventuali vincoli paesaggistici).
- In caso invece di tutela è necessario chiedere l’autorizzazione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per lavori “di qualunque genere” (art. 21 del “Codice”) e del Segretariato Regionale per la Lombardia per l’alienazione e atti assimilati.
Presentazione richiesta di autorizzazione all’alienazione
L’immobile resta inalienabile fino alla conclusione del procedimento di verifica. In caso di riconoscimento di interesse culturale (il c.d. vincolo), il Comune deve chiedere l’autorizzazione all’alienazione ai sensi dell’art. 55 del D.Lgs. 42/2004 e s.m.i. In caso di necessità di forniranno le istruzioni per la presentazione della richiesta.